La gioia di essere vivo (dalla terra alla vita)

acrilico, olio, idrolio, tela, 2018

L’opera si compone di due parti: quella inferiore, legata alla terra (morte), e quella superiore (vita).
Nell’inferiore non solo le forme e i simboli indicano la “casa comune”, la terra come bara, la morte, ma l’affastellarsi di colori e forme in uno spazio-pieno, occluso, suggerisce la sensazione di soffocamento. Al contrario, la parte superiore risulta ariosa e molto luminosa, con colori in contrasto che sembrano cantare la gioia di vivere. Al centro si intravvede la figura dell’artista con in mano la tavolozza piena di rossi, gialli e blu, i colori primari (è l’Arte che può suggerire Bellezza, e migliorare il mondo).
In sintesi: l’opera indica il percorso di ogni uomo, cioè dalla terra al cielo e viceversa, in un ciclo continuo e ininterrotto da millenni. Dalla terra nasce la vita, che dopo il suo percorso ritorna nella casa natale, dove si imporrà la nascita di altra vita.
Altri temi sono suggeriti, come la danza amcabra...

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