Start in the Middle (performance)
A conclusione del progetto espositivo Campo Grossi Maglioni, che racconta il percorso artistico di dieci anni di attività del duo Grossi Maglioni, Per Hüttner e Carima Neusser presenteranno la performance Start in the Middle, con musiche di Siri Jennefelt.
A seguire, dalle ore 20.00, si potrà visitare il nuovo allestimento della mostra con la sua ultima mutazione (ingresso libero).
Start in the Middle è un evento partecipativo che mescola, senza soluzione di continuità, i modelli della lezione e della meditazione. I performer utilizzano suoni, luci, immagini ed esercizi di contemplazione, invitando il pubblico a prendere parte a un viaggio collettivo. La partecipazione diretta degli spettatori consente il coinvolgimento in attività fisiche e immaginative che aprono a percorsi di relazione con i propri desideri e speranze.
Nessuno conosce i limiti del corpo umano. Ogni settimana un atleta raggiunge un nuovo record; chi pratica yoga riesce a superare i confini della propria mente; un gruppo di ricercatori sintetizza una nuova droga in grado di modificare la chimica del nostro organismo. Il corpo umano è capace di compiere rivoluzioni e di vivere esperienze inedite. In altre parole, la mente e il corpo umano possono interagire in infiniti modi creando costantemente nuovi legami, alla ricerca di nuove espressioni di forza.
Start in the Middle sfida le nozioni di limite, inteso come coercizione, e libertà. Cosa siamo disposti a fare per abbattere i confini, superare noi stessi e vincere le nostre restrizioni? Siamo prigionieri della nostra visione del mondo, delle nostre paure e del pragmatismo, oppure l'immaginazione può aprire altre strade verso nuove soluzioni ad antichi problemi? Possiamo ottenere qualcosa perdendo il controllo e andando incontro all'ignoto? L'atmosfera immersiva della meditazione, insieme alla musica e alla prospettiva critica della lezione, offrono la possibilità di sviluppare una nuova interazione tra riflessione e consapevolezza del proprio corpo. Il ruolo dell'immaginazione, all'interno della performance, si individua nella presenza di riflessioni sul processo artistico e su come il senso di sé venga messo alla prova attraverso il lavoro artistico.
In altre parole, si osserva con particolare attenzione come la creatività possa essere incoraggiata a diventare parte integrante della vita quotidiana sia degli artisti che del pubblico, attraverso continui cambiamenti.
Per Hüttner e Carima Neusser traggono ispirazione da registi come Luis Buñuel e Liliana Cavani, dal fotografo Nabuyoshi Araki così come dalle ricerche dell'antropologo Eduardo Viveiros de Castro.
Campo Grossi Maglioni ha ricevuto il patrocinio dell’Assessorato alle Attività Produttive, Cultura e Sport del Municipio II di Roma Capitale. Si ringrazia la Fondazione Catel per aver supportato parte della produzione delle opere. L’intero progetto si avvale della collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Vision Forum.
Vision Forum è un’organizzazione non profit che svolge un’attività multidisciplinare di ricerca, incontri e produzione di arti visive attraverso i confini geografici. Hanno inoltre sviluppato moduli educativi e di ricerca in collaborazione con l’organizzazione Curatorial Mutiny. Vision Forum è anche un network di artisti visivi e curatori provenienti dall’Europa che lavorano insieme a ricercatori provenienti da altri campi artistici, studi umanistici e ambiti scientifici. Attualmente, Vision Forum è impegnato nello sviluppo di nuove e ibride forme di pratiche performative; in progetti che offrono piattaforme di incontro tra arte visiva, danza, letteratura, musica, teatro e altre espressioni culturali; in progetti che offrono piattaforme di incontro tra arte e ricerca nel campo degli studi umanistici e scientifici. Vision Forum ha recentemente lavorato con importanti istituzioni come IASPIS, Moderna Museet e Bonniers Konsthall (Stoccolma); Tate Britain, Tate Modern, David Roberts Art Foundation e ICA (Londra); Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris e Palais de Tokyo (Parigi); UCCA (Pechino); Rockbund Museum e Mingshen Museum (Shanghai); Mori Art Museum e Spiral (Tokyo); Museo Serralves e la Casa da Musica (Porto); MAM e Pinacoteca (San Paolo); Museo Jumex (Città del Messico); Documenta 14 (Atene); De Appel e Stedelijk Museum (Amsterdam).
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