" I Girasoli "
olio su tela, tela
Girasoli sono una serie di dipinti ad olio su tela realizzati tra il 1888 e il 1889 dal pittore Vincent Van Gogh. Tra i soggetti preferiti dal pittore, sono oggi tra le sue opere più riconoscibili e note presso il grande pubblico.
Storia
Paul Gauguin, van Gogh che dipinge i girasoli (1888), Van Gogh Museum
Già a Parigi, nella tarda estate del 1887, l'artista dipinse alcuni girasoli recisi, facenti parte di una serie oggi divisa tra il Metropolitan Museum di New York, il Kröller-Müller Museum di Otterlo, il Museo Van Gogh di Amsterdam e il Kunstmuseum di Berna.
Stabilitosi ad Arles nel febbraio del 1888, van Gogh amò il luogo e la sua nuova "casa gialla", ma si sentiva solo, finché in primavera non gli venne l'idea di invitare l'amico Gauguin, magari con la prospettiva di stabilire una comunità di artisti nella cittadina, di cui lui e l'amico sarebbero stati i mentori[1].
La serie dei Girasoli in vaso, la più celebre, nacque in questo periodo di vitalità e ottimismo, durante l'estate in attesa dell'arrivo dell'amico. Van Gogh, per decorare la stanza dell'ospite e impressionarlo, aveva previsto di dipingere una dozzina di tele, iniziando da quattro che dovrebbero essere il Vaso con dodici girasoli della Neue Pinakothek di Monaco e il Vaso con quindici girasoli della National Gallery di Londra, il Vaso con cinque girasoli, già a Yokohama, distrutto in un incendio nel 1945, e il Vaso con tre girasoli, in collezione privata statunitense[2]. Le lettere al fratello Theo parlano di un'attività febbrile, in previsione dell'arrivo dell'ospite: «Ci sto lavorando ogni mattina, dall'alba in avanti, in quanto i fiori si avvizziscono così rapidamente»[2].
Gauguin arrivò ad ottobre, ma non trovò per niente interessante Arles, deludendo le aspettative dell'amico e iniziando un periodo prolifica dal punto di vista artistico, ma tormentato da un'escalation di litigi e di atti violenti dell'olandese. Il sodalizio si interruppe bruscamente a dicembre, quando uno finì in esaurimento nervoso e l'altro si preparò a partire per Tahiti[1].
A dicembre stava ancora dipingendo girasoli e in tale posa lo ritrasse Gauguin. È probabile che, non esistendo più i fiori in circolazione, van Gogh utilizzasse come modello i suoi stessi dipinti, copiandoli con poche varianti: dovrebbero risalire a questo periodo o al gennaio del 1889 o forse più tardi, le copie della versione a dodici fiori nel Philadelphia Museum of Art e le due copie della versione a quindici, al Van Gogh Museum e al Sompo Japan Museum of Art di Tokyo.
Sulla base di considerazioni puramente numeriche, alcuni critici hanno meso in dubbio che l'artista potesse essere così prolifico in un periodo così complesso come quello ad Arles, in cui gli vengono attribuite quasi tante opere quanti sono i giorni di permanenza nella cittadina del sud della Francia; per questo anche l'attribuzione delle varie repliche della serie sono oggetto di controversia tra gli studiosi[1].
In ogni caso i dipinti presero varie strade. Quello della National Gallery ad esempio fu ad esempio acquistato dal museo col contribuito del Courtauld Fund nel 1924[1]: si tratta dell'opera della collezione più venduta e riprodotta nel merchandise[3]. Quello in Giappone fu battuto all'asta l'11 novembre 1987, raggiungendo la quotazione da record di 53,9 milioni di dollari.
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
Informazioni tecniche
- Misure: 50 cm x 70 cm x 6 cm
- Tecnica: olio su tela
- Stile: copia d'autore
- Supporto: tela
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Mogoro
- Prezzo: € 450,00
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA90109
- Archiviata il: 14/09/2014
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