Monterano e la deità dell’uomo.
Il Premio della Città d’Arte all’artista Fabrizio Nicoletti.
IlComune di Canale Monterano in collaborazione con l’Accademia Internazionale diSignificazione Poesia e Arte Contemporanea conferisce il Premio della Cittàd’Arte Canale Monterano di Roma all’artista Fabrizio Nicoletti, che offre inlascito la sua opera “Tangere intatto” per esposizione permanente nellagalleria comunale in Piazza Tübingen, con inaugurazione il 10 agosto 2024 alleore 19.00.
Lacerimonia conferisce la medaglia del Leone Aureo, effigie del leone berninianodella Fontana di Palazzo Altieri dell’antica Monterano, simbolo della città,realizzata con fusione artigianale del laboratorio orafo Rocchi di Via Margutta51 in Roma. L’artista è insignito inoltre del Diploma del Comune e dell’Accademia,in Convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditatadalla Regione Lazio, iscritta all’albo di Roma Capitale e della Critica insemiotica estetica della presidente dell’Accademia, prof.ssa Fulvia Minetti,esposta in connubio all’opera dell’artista.
LaGalleria Accademica d’Arte Contemporanea della Città d’Arte Canale Monterano diRoma in Corso della Repubblica n.50 invita alla mostra personale dell’artista,dedicata alle risorse naturali e culturali della città: la Fontana del Berninie il Convento di San Bonaventura, il fico centenario, il campanile dell’anticaChiesa di Santa Maria Assunta, il geosito della Solfatara, Porta Cretella, l’acquedottodell’Antica Monterano, il Leone berniniano di Palazzo Altieri, la Cascata dellaDiosilla e le antiche querce. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 24agosto 2024 ore 10,30-12,30 con ingresso gratuito.
FabrizioNicoletti è nato a Tivoli nel 1976, ha frequentato il Liceo Classico, haconseguito la laurea in Architettura in ambito di “Tecnica di progettazione delPaesaggio e dei Giardini”, presso Università degli Studi di Roma La Sapienza,ove ha anche acquisito la laurea magistrale in “Architettura del Paesaggio”,specializzando l’attività di design di esterni. Ha collaborato con il fotografocinematografico Riccardo Ghilardi nella postproduzione grafica. Ha espostonell’Auditorium Parco della Musica a Roma l’istallazione di urban design“Follow me”. È illustratore grafico del manuale ufficiale del Corso diformazione per “Soccorritore aeroportuale Vigili del Fuoco”. Nel 2016 èfinalista al concorso della NASA “In-Space Manufacturing” per l’ideazione di unlogo. Nel 2023 è insignito del trofeo argenteo brunito al Premio AccademicoInternazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo dionisiaco, conesposizione presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e mostra personale“Degenerazione e innaturazione” presso la Galleria Accademica d’ArteContemporanea della città d’Arte Canale Monterano di Roma, con video dipresentazione delle opere e catalogo edito dall’Accademia Internazionale diSignificazione Poesia e Arte Contemporanea con analisi critica in semioticaestetica della prof.ssa Fulvia Minetti. Occasionalmente realizza opere didesign finalizzate alla produzione artigianale e industriale di oggetti.Partecipa annualmente alla “Mostra Integr’Azione” per espressione artisticaintegrata con i ragazzi diversamente abili degli istituti di Roma. Espone allacollettiva degli artisti del territorio della Tuscia “Arte in chiasmo” per unincontro di confronto e di rifigurazione delle prospettive d’arte e di vita. Èstato insignito del Primo premio al disegno artistico e del premioall’immaginazione al Premio Franz Kafka Italia, con nomina permanente adartista esclusivo del premio, che conferisce ai vincitori la stampa di un’operapersonale. Il 10 agosto 2024 riceverà per mano dell’autorità comunale il LeoneAureo del Premio della Città d’Arte di Canale Monterano di Roma incollaborazione critica con l’Accademia Internazionale di Significazione Poesiae Arte Contemporanea, con esposizione permanente di una sua opera nellagalleria del Comune, per aver dedicato la sua arte ad omaggio e invalorizzazione delle bellezze storico-naturali del territorio. Lavora pressoVigili del Fuoco, prestando soccorso in via operativa diretta presso ildistaccamento di Fiumicino Aeroporto, con intervento straordinario di supporto allevittime del terremoto dell’Aquila nel 2009. Suona la chitarra classica inconnubio espressivo alle opere artistiche di vari artisti contemporanei,creando sinestesie linguistiche e ama improvvisazioni di composizionepersonale. Accompagna musicalmente letture e poesie di autori e poeticontemporanei alle presentazioni dei libri ed in occasione di eventi culturali.Frequenta il Corso di chitarra classica con il Maestro Giulio Disposti per lapreparazione finalizzata all’accesso al Biennio Superiore del Conservatorio esuona in concerti. Collabora con interventi grafici alla rivista onlineRemusic.it.
Ilmundus imaginalis del Nicoletti è iniziazione profonda di rinascita, chesviluppa lungo la proiezione di sé all’axis mundi. L’asse del mondo è l’alberodella vita, teso al fico secolare nel cuore del convento di San Bonaventuradell’antica Monterano, quale centro aggettante dell’universo, il luogo delprincipio, lo spazio mediano e transizionale, che accorda il dualismo, di tempoe d’eternità, di terra e di cielo, in un sacro sponsale di sintesi degliopposti, nell’estasi sfiorata di una ierogamia. Il movimento igneo delcarboncino è plasmazione e l’acquerello è rapimento, in un’alchimia di sulphure mercurius, per la comprensione di una totalità coessente dell’uomo allanatura, a reintegrare l’ombra del dolore, della dicotomia e dellaframmentazione, in movimento risorgente. La deità dell’umano è il senso, tuttonella sinestesia ossimorica di un tangere intatto, di un motivo in continuumche rinsalda le rovine della caduta nelle scissioni dei saperi della coscienza,che trasmuta la materia al respiro della provenienza originaria, nella carezzaunitaria della destinazione, ove l’uomo rifonde essenzialmente alla natura eall’animalità.
L’artistavive ancora l’archetipico sentimento fremente dell’husserliano mondo della vitanell’abbraccio dell’indistinzione di soggetto e di oggetto e riflettesull’umana condizione costitutiva di mancanza, di una prima originaria pienezzaperduta, in abbraccio al mondo, nella continuità dell’uomo alla materia madreelementare. La sinestesia dell’arte riapre il suono di presenza in assenza,quale presentificazione eternamente ritornante del rintocco grembale di sacrecampane smarrite al campanile della vecchia Chiesa di Santa Maria Assunta efinanche i rami arborei, come incantati pentagrammi, sono a modulare noteaeree, udibili e inaudite, forse suonate immaginariamente dai batacchi delleghiande di quercia.
Difuoco e di sangue è il palco cervino che sovrasta e completa la Porta Cretella.Lo sviluppo dei rami lega le forze inferiori alle superiori, con valoreindicale di guida. Il cervo è la personificazione di una Diana-Ecate, chesovraintende ai misteri dell’iniziazione del viandante, che solca la sogliadella morte per la vita. Le corna sono ramificate nei raggi del sole, nel fuocodi volontà ardente della coscienza, che risorge dalle tenebre. L’uomo rinascedall’ombra, redime dalla nigredo del dolore dell’inconscio e s’irradia allapalingenesi dei colori della luce.
Unmorso di notte affonda nella figurazione del leone della Fontana berniniana diPalazzo Orsini-Altieri ed è questa la dura prova della regale forza attivadella coscienza. Il radiale alone solare si apre a pensieri notturni, allepulsioni istintuali dell’inconscio, all’ineffabilità del dolore. È il luogosiderale a trasmutare il buio in rinascente sentimento unitario: alle stelle èil sale che fissa la reminiscenza immemoriale dell’origine comune, oltre ildivenire oppositivo d’emozione e di pensiero, che inizialmente e finalmentesta, nell’universale abbraccio essente.
Ilgeosito della solfatara di Monterano ai piedi della rupe tufacea evoca ilsimbolismo di cavità ossee, è un labirinto spaziale di morte interpretatodall’artista nel suo opposto complementare, come palpito cardiaco di vita,infino a nutrire gli alberi della rossa linfa stessa del battito. È questo unprocesso apotropaico, che sviluppa due momenti del movimento, con stessadirezione e inversione del verso, ad esorcizzare l’inconscia ed estremasolitudine fatale. Il rito invita ad una danza ritmica, che approssimi ilflusso della vita dei danzanti intorno ad un centro invisibile, cui segue undistanziamento. L’avvicinamento è rappresentazione rituale di una sfida al piùgrande dei distacchi umani, la soglia irreversibile della morte el’allontanamento è la celebrazione del superamento della morte e della vittoriadella vita, a testimonianza del trionfo dell’Eros, che reintegra il Thanatos.
Oltrela morte è la Cascata della Diosilla, che trasmuta i rossi dell’ossido di ferronel sentimento panico della passione. La giovane fanciulla, suicida fra leacque per il suo amato perduto, sublima l’identità umana in respiro divino. IlNicoletti celebra la sacertà del dolore dell’impropria condizione di finitudinedel corpo, in relazione all’eternità del sentimento d’amore. L’artistaelargisce alla donna l’innaturazione al grembo animistico delle acque, per ilsuperamento del confine identitario e del distacco del lutto, nella liquidacatarsi di una commozione universale. Così solve la negazione antitetica ininfinità consustanziale del soggetto all’oggetto del desiderio, in ultimoentrambi liberi e stessi nell’amore.
Memoriarisorgente è la farfalla ad uscire dai cavi bozzoli di cielo fra la pietradell’acquedotto dell’Antica Monterano, la nigredo notturna ed arborea è vintanel primo lucore dell’albedo e nel compiacimento elettivo della citrinitas,nella libertà aperta d’essere oltre la forma. L’artista invita ad un’eticadella conoscenza, alla meraviglia sempre prima della metamorfosi, alla catarsidella trasfigurazione per la rinascita. La morte crisalidea delle vetustecertezze si apre al descensus interiore, alla ricerca di una nuova verità,perché venga alla luce il volo di papilio di un’espressione che comprendal’alterità reintegrata. L’integrità passa attraverso la decostruzione, superail sacrificio della figura nel transito aperto, perché non ci sono che effimerimodi di sapersi e di sapere, di un unico sentire.
Aletheia,il disvelarsi dell’essere, un movimento verso la verità, include tuttavia ilsenso transeunte di un'apparizione a vanire, l’artista sfiora un desiderio dipresentificazione già perduto, già fatto nostalgia e la fragilità dei ramiesprime una dimensione dolorosamente effimera d’ineffabilità della coscienza.La fontana del Bernini rappresenta un luogo magico, franco e transizionale, frasé e altro da sé, che converge la pienezza della congiunzione degli opposti,d’acqua e di fuoco. Così è l’alito del vento a spegnerne la fiamma in punta dicandela, perché dal velo caliginoso del rimando, nasca diretta la visionedell’amata, a breve quanto intenso completamento di sé.
Arboreagrazia è la ninfa delle linfe degli alberi silvani, abitante le sinfonieflessuose delle querce modulate in connubio alle rovine dell’antica Monterano.È questo il suggello del viaggio artistico del Nicoletti nelle meraviglie dellacittà fantasma, il luogo ove la frammentazione della mancanza a esseredell’uomo, dimidiato dal grembo femminile naturale, trova il suo compimento disintesi. La ninfa, che nasce in qualità di sposa velata, che declina il piacerein rimando di desiderio, è qui attesa in dono di vita fremente, diretta eirriflessa, al di là dell’antitetica dicotomia di bene e di male e senzarimando segnico, incarnata da un’Eva-Ecate nel giardino terrestre. È unadiscesa iniziatica al chasma della dea, ricetto della morte e della vita, a perdereil principio individuationis per la partecipazione a un vissuto di continuumall’alterità. L’estasi dell’indistinzione dell’eros è la matrice vitale afondamento della rinascita del sapere e ciò che resta unitario è la deitàdell’uomo, al senso. (Prof.ssa Fulvia Minetti)
https://www.accademiapoesiarte.it/premio-canale-monterano/
sabato 10 agosto 2024
Corso della Repubblica 50 - Canale Monterano - Roma - Italy
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