Antonio Guiotto |Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo
a cura di Chiara Casarin
Dal 26 ottobre all’8 dicembre nella sede di TRA Treviso Ricerca Arte di
Ca’ dei Ricchi a Treviso sarà esposta la personale di Antonio Guiotto Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo. La mostra si compone di un’articolata sequenza di dodici opere a carattere scultoreo e installativo corredata da un’ulteriore opera audio che le riunisce in una sorta di visita guidata condotta dall’autore.
Il lavoro di Antonio Guiotto persegue la precisa via dell’ironia e il potente strumento dell’immaginazione che trasforma le cose, assemblando tra loro oggetti che la consuetudine non ci fa più vedere per la loro forma ma solo per la loro funzione. Ampliando il raggio d’azione con inserimenti, cromatismi, cornici o indicazioni del tutto paradossali, l’artista si propone infatti di guardare le suo opere come fossero delle suggestioni tratte da una storia. Storia che di fatto è la sua, essendo ogni opera riferibile con esattezza a un momento vissuto da Guiotto o direttamente tratto da un’ispirazione avuta in occasione di una lettura, della visione di un film o semplicemente, dell’osservazione di una forma.
Il visitatore è invitato ad abbandonare il pregiudizio e ogni schema logico di lettura per lasciarsi guidare in un mondo fatto di suggerimenti.
La mostra in sé diventa un’unica opera d’arte e consente all’osservatore di entrare in quel meccanismo che sembra tanto difficile attuare: vedere la realtà con occhi diversi, trasformare le cose semplici e quotidiane in porzioni di una visione, andare oltre con lo sguardo e con il cuore per capire che dietro ad un oggetto, ad ogni oggetto, si può spalancare un mondo assolutamente nuovo.
Improvvisare potrebbe anche voler dire essere colti d’improvviso dall’osservazione di un fatto. Adattarsi potrebbe anche voler dire adattare la realtà ai propri bisogni di immaginazione ma di certo raggiungere lo scopo è presentare questa mostra che nel suo costruirsi è stata una continua performance.
La mostra, curata da Chiara Casarin, realizzata con il patrocinio della Città di Treviso, della Città di Bassano del Grappa e con la partnership dei Musei Civici di Bassano del Grappa, fa parte di un più ampio progetto espositivo che vede Antonio Guiotto protagonista in entrambe le sedi nel medesimo periodo. In questo modo le due istituzioni, una pubblica e una privata, una che detiene e cura collezioni permanenti e una che ha come principale mission la ricerca sul contemporaneo, si alleano per condurre all’unisono un progetto comune.
domenica 27 ottobre 2019
Via Barberia 25 - Treviso - Treviso - Italy
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