Nautismo
Il Nautismo narra di storie e viaggi antichi e li illustra con un linguaggioe una simbologia moderna, attraverso i Nauti, che vengono disposti sulla tela alla ricerca di un senso, rappresentando le particelle razionali del pensiero umano, che associati danno vita a metaforme quali cavalieri, vascelli e navicelle spaziali, che percorrono o navigano nell’emotività di terre, mari, cieli astrali… di spazi metafisici, facendo rivivere la condizione estetica del viaggio, che assume il valore simbolico di se stessi dei meccanismi psichici, dei ricordi, delle emozioni e delle motivazioni dei comportamenti.
Il Nautismo quindi incrocia e coniuga due mondi; entrambi hanno una concezione classica del linguaggio poetico-formale-pittorico. Sono mondi che corrono paralleli, estrapolati dalla storia (dalla civiltà greco-latina e quella dei movimenti artistici del secolo scorso). Da una parte il classicismo formale del "bello" platonico finalizzato anche alla conservazione del "bene" (nelle sue molteplici accezioni), e a volte con forte avanzato iperrealismo; dall'altra il "neo-plasticismo" mondriano geometrico ritmato da "aritmetico" andamento nel quale si cela l'enigmatica realtà del codice di Medorini.
Il Nutismo per ciò fa pensare ad un "Bi-Classicimo", un linguaggio personale in cui "Verismo" e "Astrattismo" corrono sullo stesso binario spirituale nel nostro mondo globalizzato.
Con il contributo del pf. Emidio Di Carlo [Critico storico d'Arte]
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