"You!"

Istallazione gesso, tela, 2020

Questa installazione estroflessa, vuole esprimere un gesto forte come quello di indicare e in un certo senso quasi accusare lo spettatore, chiamandolo in causa direttamente, come ad inchiodarlo di fronte a se stesso. E nel farlo, l’intenzione è quella di dilatare il gesto, scomporlo come in fotogrammi di una pellicola cinematografica. Un movimento cronologico, con una storia e un’origine, per imprimergli una dimensione di tempo compassato e fluido. Voler disegnare nell’immaginazione dello spettatore come l’impressione dell’ aprirsi di un portale di comunicazione tra dimensioni diverse: da un’altrove parallelo verso la dimensione del qui ed ora.

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