Il popolo di Dio
Olio su tela, Tela di lino, 2018
Il dipinto si ispira al testo biblico che narra della miracolosa liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto, tramite Mosè (Libro dell’Esodo 14,21-30).
L’opera (un olio su tela, nel formato aureo 380x236) racchiude quattro elementi tratti dal racconto biblico. Questi sono organizzati secondo una triplice divisione geometrica della tela che diventa l’ossatura della composizione pittorica. Due assi di simmetria, uno orizzontale e l’altro verticale con un terzo in diagonale. La diagonale (alto-sinistra, basso-destra) divide, da una parte, la folla che sale sul promontorio roccioso verso la salvezza, dall’altra la natura partecipe all’evento salvifico e l’esercito egizio. Si contrappongono in questo modo un triangolo pieno e uno vuoto. L’asse verticale pone al centro la figura di Mosè, posto al di sopra dell’asse orizzontale, con il potere conferitogli da Dio di comandare il mare.
Il maestro ha dipinto una tela che si discosta dalle opere passate, dove ampio spazio era dato ai personaggi in primo piano, minuziosamente rappresentati. Quest’anno il tema dell’opera è “l’andare”, il popolo di Dio che si dirige verso la salvezza, quindi il movimento e il cammino faticoso. Un movimento che è parte preponderante dell’opera, dato da tutto quello che il dipinto raffigura: il mare in movimento, il popolo in movimento ascensionale, l’esercito che da inseguitore del popolo scappa inseguito dalla grande onda. L’artista quindi rinuncia volutamente ai primi piani, “indietreggiando” prospetticamente per far cogliere distintamente il moto dei tre “protagonisti” del racconto biblico: Il popolo, la natura scatenata, l’esercito di carri e cavalieri.
Nonostante ciò il maestro non rinuncia alla descrizione dei caratteri psicologici dei soggetti rappresentati, facendo emergere i sentimenti di paura, di stupore, di incredulità, di meraviglia e di speranza. Sui loro volti, nei loro occhi spaventati e nei gesti anche goffi, si legge il dramma di quello che stanno vivendo. Pur non essendoci figure in primo piano si percepisce la condizione di schiavitù del popolo ebraico attraverso la descrizione precisa dei costumi d’epoca, l’aiuto reciproco, il sostegno che un giovane offre ad un anziano, i dettagli minuscoli ma preziosi, che spingono lo spettatore ad avvicinarsi al dipinto e a scorgere in lontananza un bimbo in braccio alla madre, stormi di uccelli e gabbiani disorientati, gruppi di fuggitivi quasi in cima al promontorio, bighe raggiunte dalla grande onda.
Prof.ssa Anna Vitale
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
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Eseguita il: marzo 2018
Informazioni tecniche
- Misure: 380 cm x 236 cm x 4 cm
- Tecnica: Olio su tela
- Stile: Figurativo
- Supporto: Tela di lino
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Casandrino (Na)
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA141237
- Archiviata il: 12/01/2019
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