Recensione al dipinto " Rosso e Celeste "
Fondamentale per l’evoluzione del concetto stesso di ritratto, messo in discussione e trasformato dai più celebri maestri dell’epoca, in seguito ai grandi cambiamenti della società e alle tragedie della storia. L’invenzione della psicoanalisi, la negazione dell’individuo operata dai totalitarismi, la distruzione dell’identità , la diffusione della fotografia messa a servizio della burocrazia per il riconoscimento delle persone , l’invasione dell’Io da parte di uno pseudo-immaginario collettivo creato dai media: – occorre aggiungere il ruolo dell’arte, la spinta all’astrazione, la perdita del soggetto nell’ideale collettivo delle avanguardie: tutto sembra concorrere all’idea dell’arrivo di un mondo senza più volti.” E nonostante questo, Antonio crea un volto nuovo in lui una sorta di frenesia e crea – per far entrare se stessi in una vertigine di istantaneità dettata dalla contemporaneità ‘l’immagine è propria immagine. Complimenti
Caterina De Luca [Docente Accademia delle belle arti di Palermo]
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