Recensione pittorica della Dott.ssa Brenda Oliva
Altre sue tematiche affrontate sono quelle della società primordiale, realizzata con tratti altrettanto semplici come ad imitare degli affreschi rupestri ma non è quello il senso che vuole trasmettere, ci ricorda invece di come siamo fatti noi esseri umani, in primis di ANIMALITA' concretizzata da ISTINTI e NECESSITA' e poi di umanità.
La pittura deve trasmettere IL SENSO DI MATERICITA', SPESSORE E CORPO, la materia che pian piano viene creata, si trasforma sul piano creando qualcosa di unico e irripetibile.
Mettiamoci nel gesto pure LA CASUALITA' , L' IMPERFEZIONE, IL GESTO CREATORE DELL' ANIMA che non sa mai dove andrà a parare. Lo stupore dell' evolversi dell' opera il desiderio di andare sempre oltre, lo sperimentare continuo di nuovi materiali come ad esempio le resine, gli sdpray, colle, primer ecc facendoli arrivare al massimo del loro exploit, questa è l' operato di Moja.
Guardate oltre, osservate il dettaglio, il collegamento ad esempio tra i vari componenti oggetti/forme/simboli, hanno tutti un significato, un perché, un motivo di esistere in quel supporto.
La sua arte astratta riprende proprio da quel focus iniziale dove va a estrapolare, a decontestualizzare un dettaglio dei segni all'interno delle braccia dell' incisione prima esaminata, che diventano una sorta di CELLULE , PARTICELLE, PICCOLI ESSERI VIVENTI CHE COMPIONO LA LORO ATTIVITA' DINAMICA/VITALE, alcuni in maniera razionale, ordinata e sono quelle legate tra di loro e poi ci sono le altre, che non hanno nessun controllo, che sono libere e felici, sembra quasi che svolazzino, si divertano, ridono e hanno il desiderio di uscire, uscire oltre quello spazio sconosciuto, curiose di vedere cosa c'è oltre quel limite materico.
Queste particelle creano movimento, una sorta di esplosione, di caos, un big beng energetico ma che in realtà è in completo equilibrio e bilanciamento cromatico,
I colori caldi lo sottolineano come la circonferenza dei neri che delimitano il loro spazio d' azione. Le cornici sono parte integrante dell'opera, non sono un qualcosa di esterno e di invadente ma racchiudono con armonia l' opera stessa, una precisione come se l' opera dovesse indossare una calza completamente aderente ad essa.
In pittura come vedremo nella scultura lui opera in levare, prima carica di disegno e colore e poi toglie/cancella con graffi, cancellature, ridipinture , è un gesto istintivo il suo, un approccio legato al suo rapporto tra pittura e scultura.
Brenda Oliva [Critico d'Arte]
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