Jenny Nolan

Nella situazione difficile e drammatica che stiamo vivendo, il time out della vita imposto dal lockdown, ha prodotto una pausa di riflessione. Un ripensamento generale su ciò che veramente conta. Che ha indotto molti di noi ad apprezzare di più ciò che abbiamo, senza inseguire continuamente obiettivi difficili, costosi e faticosi che producono stress, delusione, infelicità. Come dire che le forti emozioni suscitate dalla pandemia hanno fatto un massaggio cardiaco alla società. E hanno risvegliato l’istinto della felicità creativa. Tutti abbiamo un artista interiore che ha qualcosa da dirci se noi gli permettiamo di venire in superficie. L’arte è uno di quei pochi territori dove è ancora possibile cercare delle verità. L’arte del disegno è fondamentalmente ancora la stessa fin dai tempi preistorici. Essa unisce l’uomo e il mondo. Vive attraverso la magia. Preferisco il disegno alle parole. Il disegno è l’onestà dell’arte, è più veloce e lascia meno spazio per le bugie. Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme. Deserti, Oasi, siti archeologici, città segrete, fortezze sospese nel tempo e splendidi palazzi antichi si intrecciano nei miei disegni ispirati alle rovine del tempo, della storia, dell’arte che nasce e su di essa si fonda. Bisogna rifare dieci volte, cento volte lo stesso soggetto. Niente, in arte, deve sembrare dovuto al caso. Il disegno và ripetuto più volte per ottenere il giusto risultato finale…. Quando non c’è energia, non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita. “Soltanto l’arte sa prendere la pena e la sofferenza della vita e trasformarla in bellezza “ diceva LEONARDO. Io allora la coloro questa vita. E nonostante qualcuno butti secchiate di nero, io continuo a colorarla ogni giorno……

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